Sunday Roast
SUNDAY ROAST A MILANO: LE ORIGINI, IL MITO, IL NOSTRO APPROCCIO
Se la domenica noi italiani ci sediamo a tavola, chi più e chi meno, per mangiare pasta al forno, lasagne, cannelloni, pasta fatta in casa, pollo al forno e molto altro, in Gran Bretagna ci si siede per mangiare il mitico: “l’arrosto domenicale”.
Scopriamo insieme cos’è, le sue origini, com’è composto e dove si mangia.
Le origini
Come è noto il Regno Unito è una terra fedele alle tradizioni, alcune delle quali sono delle vere e proprie icone, si va dall’orgoglio per la “Corona”, fino ad arrivare al popolarissimo football.
Non c’è niente da fare, gli inglesi quando si tratta di sport e di famiglia Reale rispolverano il loro spirito patriottico, non foss’altro per non perdere l’occasione di fare festa e berci su qualche bella pinta di bitter beer or ale.
Una delle occasioni ricorrenti per ribadire questo concetto è proprio quella centenaria del “Sunday Roast”!
E già… chi l’avrebbe mai detto?
Anche gli inglesi hanno una tradizione culinaria.
Infatti, anche se ai più, la gastronomia non sembra avere nulla a che fare con gli amici d’oltre Manica, dalle loro parti esistono delle pietanze e delle ricette da leccarsi i baffi!
Una di queste, un vero e proprio rituale, che non manca mai è appunto: il “Sunday Roast”.
Semplicemente, l’arrosto della domenica; pasto che ruota attorno al Roast Beef (manzo arrosto) ma che prevede una serie di altri ingredienti e salse gustose, da servire in uno stesso piatto ricco e variopinto.
Si privilegia ovviamente il manzo, ma sono ammessi anche il maiale, l’agnello, il tacchino o il pollo. La carne deve essere rigorosamente condita da un intingolo detto Gravy.
Gli arrosti sono accompagnati da un’abbondante scelta di verdure. I britannici amano molto patate, carote, piselli e broccoli, ma si possono trovare anche cavoli, cavolini di Bruxelles, rape e altri vegetali, cotti e preparati in varie maniere.
L’immancabile accompagnamento
In un Sunday Roast non dovrebbero mai mancare gli Yorkshire Pudding.
Questi sono piccoli soufflé che hanno la consistenza di una brioche e che servono ad accompagnare carne e verdure, in origine erano cotti sotto il Roast Beef, così da trattenere tutti i succhi della carne che gocciolavano durante la cottura.
Oggi i Puddings non vengono più cotti sotto la carne, ma sono preparati separatamente ed hanno la funzione di raccogliere la Gravy (sughetto) ed impreziosire tutto il piatto.
Questi soffici cestini sono un modo tutto inglese di fare la ‘scarpetta’ senza usare le mani.
Infatti questo impasto morbido ha lo scopo di raccogliere quanta più Gravy possibile per mangiarla elegantemente con la forchetta, tra un boccone di carne e una verdurina lessata.
Che in Gran Bretagna siano dei grandi appassionati di carne è risaputo. Il Roast Beef, il taglio di manzo cotto alla fiamma oppure al forno, è una specialità ormai diffusa in tutto il mondo che ha origini molto lontane.
Ma com’è nata l’usanza del Sunday Roast?
Innanzitutto si ipotizza una ragione storica. Nel Medioevo i contadini britannici, al servizio dei signori feudali, prima lavoravano la terra tutta la settimana, alla domenica andavano a messa, dopo la funzione dovevano esercitarsi alla guerra e infine come ricompensa ricevevano carne arrosto.
Il rituale si diffuse maggiormente a fine Quattrocento, quando, durante il regno di Enrico VII, il consumo abbondante di carne era abitudine comune a palazzo, soprattutto fra le guardie reali, gli Yeoman, chiamti proprio “Beefeaters”, letteralmente “mangiatori di manzo”; addirittura i francesi per questa loro voracità gli affibbiarono il nomignolo di Rosbifs.
Furono proprio le guardie ad iniziare la tradizione del Roast Beef della domenica, mettendo a cuocere la carne la domenica mattina prima di andare a messa.
Un lusso per pochi…
Un altro motivo risalente a tempi più recenti (circa XIX secolo), è legato alla necessità di cucinare, infatti l’arrosto richiedeva un camino abbastanza spazioso, che non tutti potevano permettersi.
Così alla domenica i panettieri che non lavoravano, ma avevano i forni ancora caldi dal sabato, li mettevano a disposizione dei compaesani.
La gente comune prese così l’abitudine di lasciare i propri pezzi di carne nei forni inutilizzati, lungo la strada per andare a messa, per riprenderseli al ritorno quand’erano cotti.
Da allora la domenica divenne il giorno designato per mangiare carne arrostita.
Le opere ispirate alla tradizione
Questa abitudine venne raccontata anche dallo scrittore William Kitchiner nel suo volume del 1871 ‘Apicius Redivivus’, o ‘The Cook’s Oracle’, in cui l’autore consigliava di mangiare circa 3 chili di carne a settimana per mantenersi in salute, a sottolineare ancora una volta il ruolo centrale che questo alimento giocava e gioca nell’alimentazione britannica.
Addirittura c’è chi ha dedicato una canzone a questa tradizione così radicata nella cultura britannica.
Henry Fielding scrisse ‘The Roast Beef of Old England’ , una ballata patriottica inglese, per la ‘The Grub-Street Opera’, eseguita per la prima volta 1731:
When mighty Roast Beef was the Englishman’s food.
It ennobled our brains and enriched our blood.
Our soldiers were brave, and our courtiers were good Oh!
The Roast Beef of old England, And old English Roast Beef!
I ruoli
Per le famiglie inglesi si tratta di un rituale quasi sacro (soprattutto dal punto di vista delle nonne) e conviviale, in cui dinamiche familiari di equilibrio e gerarchia (il pensiero torna sempre alle nonne) vengono ribadite o ristabilite.
Come ogni tradizione che si rispetti, nel rituale ci sono cose che non possono essere omesse perché sia solenne, a partire dalla persona specializzata nel taglio.
Nelle famiglie, solitamente, è l’uomo di casa ad eseguire questo compito importantissimo e, nei migliori ristoranti, l’addetto che porta al tavolo il carrello con vari pezzi di carne è una figura speciale: The Carver ( il tagliatore) .
L’origine di questa usanza non è molto diversa da quella del resto del mondo: per cui la domenica era il giorno della settimana in cui anche le famiglie meno fortunate, i contadini e gli operai, si permettevano di mangiare la carne.
Questa originale pietanza inglese, come detto, è preparata soprattutto nei giorni festivi, ed è una di quelle cose che si mangia mentre fuori anche il tempo è tipicamente inglese e cioè con pioggia fitta, cielo grigio e quel venticello tagliente che ti sferza il volto.
Quelle giornate in cui non vedi l’ora di entrare nel primo PUB disponibile, per ripararti e ristorarti con qualcosa di caldo da mangiare, facendoti avvolgere da l’atmosfera calda e accogliente tipica dei locali d’oltre Manica, sorseggiando una pinta di birra.
L’approdo a Milano
Per assaggiare un Sunday Roast ad hoc, al giorno d’oggi, non esiste luogo migliore dei PUB, locali dall’anima antica che custodiscono una cucina semplice e di tradizione, che racconta la storia del Paese in cui si trovano.
Da sempre punti di ritrovo, ancor prima che luoghi di ristoro, dove rilassarsi con i colleghi dopo il lavoro o vedere lo sport in compagnia.
Tappa imperdibile per ogni britannico che si rispetti, i pub – abbreviazione di Public House, case pubbliche che offrivano da bere e da mangiare –facevano e fanno capolino agli angoli di molte strade, presentandosi come delle specie di osterie, dove trovare vitto e all’occorrenza anche alloggio.
Per tua fortuna, adesso anche a Milano, c’è la possibilità di vivere in prima persona la vera esperienza della tradizione British, ogni domenica potrai recarti al THE FRIENDS e goderti un originale “Sunday Roast” nel Pub migliore della città!
Non puoi perdertela!
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