Nei Pub ti senti quasi sempre un “numero” se non hai la fortuna di essere il “cuggino” del boss, e ti capita spesso di aspettare ore per avere la tua birra, magari tiepida, in un ambiente dove non ti considera nessuno?
TI SVELERÒ IL SEGRETO PER SENTIRTI UN “NICK”, IL NOSTRO CLIENTE PREFERITO, CHE TI PERMETTERA’ DI TROVARE LE CHIAVI NASCOSTE PER APRIRE LE PORTE DEL CUORE DEL BOSS ED OTTENERE DEI VANTAGGI UNICI CHE POSSONO AVERE SOLO GLI AMICI PIÙ STRETTI!
Leggiti subito il mio primo articolo sul sito su come ottenere tutto ciò è avrai SUBITO UN PREZIOSO REGALO!
Eccoti, ben arrivato.
Mi chiamo Silvio e al Friends Pub faccio di tutto, a volte il capo.
Ti svelo subito il motivo per cui ti ho portato fin qui.
Il mio scopo è quello di rivelarti la tecnica sleale che ti permetterà di diventare “Nick”, il nostro cliente super vip PRIMA degli altri… e poter sfruttare subito il magnifico regalo che ti ho promesso.
In cambio di tutto ciò non dovrai fare nulla di nulla. Penserò a tutto io.
Seguimi che ti spiego tutto per bene.
Chi mi conosce sa che il mio lavoro non è quello di vendere birra o cibo, ma di intrattenere relazioni umane. In cambio del loro benessere, le persone consumano da me.
Punto.
È per questo motivo che negli ultimi anni ho iniziato, in maniera molto naturale e involontaria, a favorire quel tipo di cliente che mi piace avere al bancone.
Quella Persona che quando si siede davanti a noi, mette in moto i nostri neuroni e ci fa sentire delle persone migliori; quel tipo di cliente che può permettersi di avere tutta la nostra attenzione, che riconosciamo come Unico e di valore, che fa parte della nostra cerchia di amici più stretti.
Magari condito da qualche omaggio che non fa male 🙂
Dimmi la verità... Non vorresti avere a che fare anche tu con un cliente del genere, tutti i giorni della tua vita?
E quindi…
Ciancio alle bande…
Te lo presento: si chiama Nick.
Nick esce dall’ufficio alle 18 circa. L’abito blu con camicia bianca è decisamente più sgualcito rispetto a stamattina. La camicia ha perso le pieghe della stiratura e ha un leggero alone di umido sotto l’ascella, per questo non toglie la giacca. Può finalmente permettersi di sbottonare il collo e di allungare il nodo della cravatta.
Nick ha in testa un sacco di pensieri, sa come è andata la giornata e cosa dovrà fare il giorno dopo; si sente soddisfatto per le cose fatte, anche se sente sempre dentro di sé la pressione del capo o dei colleghi.
Ma Nick si sente diverso; non vuole conformarsi al modello stakanovista milanese; non vuole mollare, vuole staccare la spina e buttare la penna sulla scrivania alle 18 ed uscire; vuole – e a volte ci riesce – lasciare i problemi in ufficio, dove si sono creati.
Nick vuole passare al pub e bersi una birretta prima di andare a casa, per recuperare una buona dose di ottimismo e serenità e tanta voglia di farsi il culo prima di stendere i figli a letto o svuotare la lavatrice.
“I problemi del lavoro li lascio in ufficio” continua a ripetersi Nick perché in fondo vuole sentirsi diverso dagli altri; vuole differenziarsi dai classici milanesi iper produttivi, inchiodati dal fare e dal produrre.
Lui si sente altro. Ha tanto da raccontare del mondo, può permettersi di chiacchierare con chiunque, conosce le lingue e parlare con il prossimo lo alimenta; conosce il jet-set milanese ma sa scegliere se tenersene a debita distanza; sa discutere per ore di sport ma a volte ne farebbe a meno; ricorda bene le performance amorose ma ne parla raramente e solo con l’amico di turno al bancone; può parlare di calciomercato con il barman senza trasformarlo nell’unico argomento della serata; sa intrattenere il turista australiano con le immersioni nel reef o di cucina tipica abruzzese con 2 ciccioni del Kentucky o di vita e di natura con lo stilista gay.
Perché Nick non si vergogna del suo abito consumato dalla giornata davanti al PC, che lo fa sembrare un controllore dell’ATM a fine turno… è comunque vero, spontaneo, sincero.
Nick ha 20 minuti per consumare la sua pinta, poi al massimo ne prenderà un’altra ma quello che vuole di più in questo momento è staccare la spina e non vuole rotture di coglioni.
Ha la una sola necessità di rilassare il cervello. Vuole parlare con qualcuno di argomenti leggeri, non necessariamente frivoli, che però non lo toccano nel profondo e non intaccano la sua autostima.
A Nick piace entrare nel suo pub, perché gli piace essere riconosciuto e salutato. Quel suo posto al banco lo fa star bene, perché gli altri attorno a lui si fermano al “com’è andata la giornata” e soprattutto non vanno oltre.
Il pub è questo; sentirsi parte di un clan, leggero, a volte colto e interessante, ma libero da sbattimenti; una famiglia allargata che prende solo quello che Nick ha voglia di dare in quel momento e sa dargli ascolto quando lui è pronto.
Solo al pub riesce a trovare tutto questo; non potrebbe mai andare al locale fighetto dietro l’angolo dove ci sono tacchi 12 in mostra e portachiavi Porsche gettati sui tavolini. Quella gente, questa sera, non gli interessa.
Nick in fondo sa di essere un tipo particolare, accetta i suoi problemi e le sue insicurezze (nessuno è perfetto, continua a dirsi) e gli piace stare con persone che non glielo fanno notare, che non lo giudicano per il suo passato o per i suoi errori di gioventù. Gli piace sentirsi accettato per quello che è. La lezione dalla psicoterapeuta è fissata per giovedì prossimo, costa molto di più di un paio di pinte e non è quella la sede in cui vuole essere adesso.
Si rende conto che il mondo là fuori è fatto di schifezze, di tasse opprimenti e scie “kimiche” che spazzeranno via il mondo, ma sa anche che ciò che è fuori dal suo controllo non può essere modificato e non è funzionale alla sua serenità. Nick non è egoista, non vuole tutto per sé, l’equa distribuzione delle ricchezze sarebbe il suo sogno; ama la canzone “Love is in the air”, ma sa che il mondo in cui vive e la città che lo ospita non vedono di buon occhio i complottisti cazzari fannulloni. Ed è capace di conformarsi di conseguenza.
Nick sa che deve mantenersi in movimento, perché è nell’era del fare piuttosto che dell’essere e non può farci niente. Non è la fine che sognava da sbarbato, quando si immaginava dietro un bancone di bamboo e palme, con i piedi nella sabbia e la camicia a fiori sbottonata tutto l’anno a vendere pinacolada e con i problemi lasciati al prossimo.
Invece Nick si trova qui, a lottare per crearsi uno spazio nella società, fatta di persone reali e situazioni che lo fanno comunque star bene, perché la vera felicità è dentro di se e deve trovarla. Lo sa benissimo Nick.
Si trova qui dicevamo, da questa parte del bancone, con la camicia bianca stropicciata e mezza uscita dai pantaloni ed i suoi mocassini stretti, ancora con la sensazione di voler lasciare i problemi agli altri, ma solo per la durata di 2 pinte. E poi via, di nuovo in trincea, ricaricato.
Per gli inglesi il pub è il salotto di casa, dove incontrare gli amici dopo il lavoro. Per Nick è il prolungamento del suo salotto con camino, libreria e tanta birra. È qui che si sente a casa, ma quella parte di casa serena, dove non è giudicato e dove può permettersi di non giudicare a sua volta il prossimo. È qua che si crea il suo ambiente anticonformista, dove vige l’equa distribuzione delle anime e dove può scegliere se indossare una maschera oppure no. Tanto al pub, va bene lo stesso.
A dirla tutta… Nick è un personaggio che mi piace così tanto perché in fondo, mi ci identifico non poco!
Direi che per oggi può bastare così.
Quello che devi fare è molto semplice:
Se ti è piaciuto quello che hai letto ed anche tu ti sei un po’ immedesimato in Nick, lasciami nome e mail qua sopra e ti arriverà immediatamente nella tua casella di posta (quella che usi di più mi raccomando… non vorrai mica perderti questo REGALO!) il coupon per ritirare già da stasera il tuo premio!
Ok Silvio, ma cos’è questo regalo che mi fai, in cambio della mia mail?
Si tratta di una vera PINTA inglese della nostra birra BROTHERS The Friends, stile India Pale Ale, una IPA pazzesca!
E’ semplicemente imperdibile. E puoi consumarla durante la tua prossima visita al The Friends Pub. La offriamo noi!
Non male, no?
Tutto qua.
Compila il form qua sotto con la tua migliore mail e …
Ci vediamo al bancone.